Il panico attorno alla nuova epidemia si diffonde in tutto il mondo più velocemente di qualsiasi virus. Come non soccombere all’ansia e affrontare le paure? Cosa misura per combattere la malattia per contrastare l’ansia distruttiva? Su questo – psicologo clinico John Grahol.
Il nuovo virus cinese ha fatto paura al mondo intero. La paura dà origine a una paura ancora maggiore. E le informazioni spaventose, così come la disinformazione, si diffondono molto più velocemente della malattia stessa.
Un virus simile è un fenomeno davvero serio. Tuttavia, il panico non aiuta in ogni caso, ma, al contrario, priva l’opportunità di agire
ragionevolmente. Mentre la capacità di pensare consente di proteggere te stesso e i propri cari dalle infezioni.
Psicologo, pubblicista ed editore -Chief di una delle principali risorse psicologiche della rete, il Dr. John Ghol, offre una strategia per combattere l’ansia improduttiva. “Mentre il coronavirus si diffonde, sempre più persone sono preoccupate, cercando di rendersi conto di come può influenzare le loro vite”, scrive. – La questione è grave – In Cina, intere città sono coperte in quarantena e le restrizioni sui viaggi sono state introdotte in tutto il mondo. In tale situazione, l’ansia è chiara.
Il coronavirus può portare alla morte, ma non dovremmo dimenticare che prima di tutto, sotto minaccia, le persone con un sistema immunitario indebolito. Quindi come posso far fronte alla paura e all’ansia causata da un nuovo virus?”
1. Non esagerare il rischio
Se il nostro cervello percepisce qualcosa come spaventoso e sconosciuto, esagera il grado di rischio, crea che questo accade davvero a te. Questo fa parte della reazione biologicamente costruita “beat o run”.
L’attenzione attira una grande e terribile. A ciò che è familiare, ma potenzialmente pericoloso, è attaccato molto meno valore. Abbiamo paura degli squali, ma allo stesso tempo ci avviciniamo al volante, nonostante il fatto che le possibilità di morire in un incidente d’auto siano molto più alte.
Quindi, lo scoppio di un nuovo virus sembra più terribile di qualsiasi altro, già noto. Inoltre, alla ricerca di notizie “calde” e nuovi abbonati, utenti dei social network e molti media sopravvalutano il problema e i rischi correlati.
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